Un volume racconta la storia del Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese

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Il Cardinale Péter Erdő – Arcivescovo di Esztergom-Budapest e Primate d’Ungheria – ha presentato, lo scorso 15 novembre, il volume sul Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese in Urbe, curato dal rettore dello stesso Monsignor Tamás Tóth.

L’Istituto è situato a Roma presso Palazzo Falconieri, in Via Giulia, dove ha sede anche l’Accademia d’Ungheria. Vi sono ospitati i sacedoti magiari che perfezionano i propri studi a Roma.

Nel suo intervento il Cardinale Erdő – che ha alloggiato negli anni ’70 presso il Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese in Urbe – ha ricordato come questo istituto sia stato – ache durante il regime comunista – un vero e proprio baluardo della presenza della Chiesa ungherese nella Città Eterna. L’istituto ha anche accolto numerosi profughi ungheresi dopo la repressione sovietica del 1956.

“Studiare a Roma – ha spiegato il Primate d’Ungheria – significa un’apertura unica verso la cultura internazionale e un’opportunità singolare di costruire dei rapporti con i professori e studenti di tutto il mondo”.

Il volume, edito in italiano e ungherese, raccoglie numerosi documenti e fotografie finora mai pubblicate.

In occasione del 75/mo anniversario della fondazione del Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese in Urbe, Papa Francesco ha scritto una lettera al Cardinale Erdo auspicando che l’Istituto possa sostenere “anche nel futuro, nel miglior modo possibile, tanto il progresso intellettuale e spirituale di tutti i sacerdoti ungheresi e degli allievi che vi risiedono quanto la loro più stretta comunione con la Chiesa Cattolica e il Romano Pontefice”.

ACI Stampa[:]