Festa ungherese all’insegna dell’arte. Inaugurata la mostra “Magna Domina Hungarorum”

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Nella suggestiva cornice della “Sala Vasari” del Palazzo della Cancelleria si è svolta il 1 ottobre l’inaugurazione della mostra “Magna Domina Hungarorum,Omaggio dell’arte alla Madonna degli ungheresi”.
Inaugurazione della mostra nella Sala Vasari del Palazzo della Cancelleria (foto: Klára Várhelyi)
Promossa dall’Istituto per gli Studi Strategici Nazionali (NSKI) di Budapest, in collaborazione con l’Ambasciata d’Ungheria presso la S. Sede, l’evento gode dell’alto patronato del Presidente dell’Ungheria János Áder, nonché dei patrocini del Pontifici Consiglio della Cultura e della Pontificia Accademia Mariana Internazionale.
Mons. Fülöp Kocsis in visita alla mostra (foto: Klára Várhelyi)
Nelle sale espositive del piano terra si possono ammirare, fino al 13 ottobre, 55 opere d’arte contemporanee, realizzate per omaggiare la Vergine di Csíksomlyó (Sumuleu Ciuc, in Romania), venerata nel santuario più caro ai fedeli ungheresi.
Presenti all’inaugurazione alla Cancelleria tanti membri del corpo diplomatico accreditato presso la S. Sede, nonché rappresentanti di diverse istituzioni vaticane e romane. Erano presenti anche alcuni degli artisti espositori: János Molnár, Miklós Melocco e Péter Párkányi Raab.
P. Stefano Cecchin OFM e l’Amb. Eduard Habsburg-Lothringen
con le statue della Magna Domina Hungarorum di Judit Józsa (foto: Klára Várhelyi)
Nel suo saluto l’Ambasciatore d’Ungheria Eduard Habsburg-Lothringen ha evidenziato che ogni anno ad ottobre la comunità ungherese dell’Urbe festeggia l’anniversario della consacrazione della Cappella ungherese della Magna Domina Hungarorum in Vaticano. Quest’anno lo fa con questa mostra mariana realizzata per il V centenario della statua della Madonna di Csíksomlyó (in Transilvania), che ha interpellato il fior fiore dell’arte contemporanea ungherese.
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Il Presidente dell’Istituto per gli Studi Strategici Nazionali (NSKI) Sig. Jenő Szász (foto: Klára Várhelyi)

l Presidente dell’Istituto per gli Studi Strategici Nazionali Sig. Jenő Szász ha rievocato l’ininterrotta fedeltà del popolo ungherese a Maria da mille anni. “Nella storia, i nostri guerrieri andarono in battaglia con il nome di Maria sulle labbra per difendere i confini orientali ed i valori dell’Europa cristiana. Anche gli ungheresi di oggi danno testimonianza della loro fedeltà a Maria, di cui l’esempio più bello è l’annuale pellegrinaggio di Pentecoste a Csíksomlyó (Sumuleu Ciuc). “Ed è stato proprio lì che il Santo Padre ha confermato gli ungheresi nella fede e nella fedeltà alla tradizione dei propri avi durante il suo viaggio apostolico in Romania, il primo giugno scorso, pregando con loro e onorandola Vergine di Csíksomlyó con una Rosa d’Oro papale.

Mons. Fülöp Kocsics, metropolita greco cattolico d’Ungheria (Foto: Klára Várhelyi)
Mons. Fülöp Kocsis, metropolita della Chiesa greco cattolica ungherese ha spiegato il significato spirituale del termine ungherese usato per la Madonna. “Boldogasszony” vuol dire “Signora/Madre Beata”. Ciò richiama come in una famiglia la felicità, la beatitudine della madre sia pegno della felicità di tutti. Così tutti i cristiani possono essere beati per la loro appartenenza alla famiglia in cui la Madre di Dio è veramente beata.
P. Stefano Cecchin OFM (foto: Klára Várhelyi)
Padre Stefano Cecchin OFM, Presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale nel suo intervento ha illustrato i tratti salienti del culto della Vergine in Ungheria, inserendolo nel contesto della Chiesa universale. Ha richiamato l’attenzione al fatto come la Madonna sia stata sempre presente nella spiritualità ungherese, irradiata anche agli altri paesi dell’Europa Centrale. Basta pensare, ha chiosato, che la stessa Madonna di Czestochowa ha “origini ungheresi”, in quanto il santuario è stato fondato dai frati dell’Ordine di S. Paolo Primo Eremita (OSPPE) giunti dall’Ungheria. Ha infine esortato gli ungheresi ad essere attivi anche nel mondo di oggi nell’evangelizzazione dell’Europa.
Il coro dei seminaristi greco cattolici ungheresi alla cerimonia (foto: Klára Várhelyi)
Il Coro S. Damiano del Seminario Greco Cattolico di Nyíregyháza (Ungheria) ha intonato nel corso della cerimonia diversi canti sacri, concludendo con il cosiddetto antico inno ungherese, dedicato proprio alla Boldogasszony (“Beata Signora nostra Madre”).
(foto: Klára Várhelyi)
Al termine dell’’Udienza Generale del 2 ottobre Jenő Szász, Presidente dell’Istituto promotore della mostra, ha potuto incontrare Papa Francesco in Piazza San Pietro, omaggiandolo con una statua in ceramica della Magna Domina Hungarorum, quale segno di gratitudine per l’attenzione del Santo Padre verso gli ungheresi.
Papa Francesco riceve la statua della Magna Domina Hungarorum dal Sig. Jenő Szász (foto: Vatican Media)

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